La Carta Acquisti 2025 conferma il suo ruolo centrale nelle politiche di sostegno alle fasce più deboli della popolazione italiana, offrendo un contributo concreto per le spese alimentari, sanitarie e il pagamento delle utenze. Si tratta di una misura mirata, caratterizzata da requisiti stringenti sia dal punto di vista anagrafico che economico, al fine di garantire che il beneficio venga effettivamente destinato a chi ne ha più bisogno. L’accesso alla Carta Acquisti non è universale, bensì circoscritto a precise categorie di cittadini e subordinato a numerose condizioni.
Destinatari: chi può accedere al beneficio?
I destinatari della Carta Acquisti nel 2025 sono principalmente due categorie di cittadini: anziani con età pari o superiore a 65 anni e famiglie con bambini di età inferiore ai 3 anni. Per entrambe le tipologie, il richiedente deve essere residente in Italia e in possesso della cittadinanza italiana oppure cittadinanza di un Paese dell’Unione Europea. Sono ammessi anche i cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo . Oltre al requisito anagrafico, è richiesta la convivenza con il minore nel caso dei bambini sotto i 3 anni e, in tutti i casi, la titolazione esclusiva della domanda.
L’accesso alla misura è precluso a chi si trova in strutture in cui il vitto è a carico dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche; questo per evitare sovrapposizioni di tutele .
Requisiti economici e patrimoniali
Elemento centrale nell’attribuzione della Carta Acquisti è il possesso di determinati requisiti di reddito e patrimonio, attestati tramite l’ISEE in corso di validità. Il valore soglia dell’ISEE per il 2025 è fissato a 8.117,17 euro; qualsiasi superamento di tale parametro preclude l’accesso sia agli anziani che alle famiglie con bambini .
Per gli over 65 sono stabiliti ulteriori vincoli:
- Patrimonio mobiliare non superiore a 15.000 euro (comprensivo di saldo e giacenza media dei conti correnti bancari e postali) .
- Non possedere più di una utenza elettrica domestica o del gas.
- Non possedere più di un autoveicolo o più di un immobile (quota superiore al 25%).
- Non essere proprietari di beni di lusso, come immobili di particolare pregio o veicoli di cilindrata elevata .
Per le famiglie con bambini sotto i 3 anni, le condizioni su beni mobili e immobili sono analoghe, pur modulandosi in base al nucleo familiare e alla presenza effettiva del minore tra i componenti dell’abitazione.
Altri requisiti soggettivi e limiti di cumulabilità
Oltre ai limiti reddituali, la normativa prevede specifici paletti concernenti la titolarità di servizi e proprietà:
- Non si può possedere più di una utenza domestica di energia elettrica o gas naturale.
- Non è consentito possedere più di un veicolo (nel nucleo familiare) né quote di proprietà superiori a un quarto per più di un immobile .
- L’eventuale ricovero in struttura pubblica che assicura vitto preclude la possibilità di ricevere la Carta Acquisti .
Per evitare la duplicazione degli aiuti sociali, la Carta Acquisti non è cumulabile con altri benefici analoghi (ad esempio il Reddito di Cittadinanza), salvo eccezioni esplicitamente previste dalla normativa vigente .
Come viene erogata e modalità di richiesta
Il valore della Carta Acquisti ammonta a circa 40 euro al mese, accreditati bimestralmente direttamente sulla carta, che può essere utilizzata per acquisti alimentari e pagamento delle utenze in esercizi convenzionati.
La richiesta va presentata:
- Presso qualsiasi ufficio postale, compilando l’apposito modulo e allegando documentazione di identità e attestazione ISEE in corso di validità .
- In modalità telematica tramite il portale di Poste Italiane per chi dispone di credenziali digitali.
Sarà poi l’INPS ad accertare il rispetto di tutti i requisiti: un esito positivo porta all’emissione della carta, che viene ritirata presso lo sportello postale e caricata automaticamente con importo aggiornato ogni due mesi.
È importante seguire attentamente la procedura e conservare la ricevuta della domanda; in caso di variazione della situazione anagrafica o reddituale, occorre comunicare tempestivamente all’INPS i nuovi dati per non incorrere nella revoca o nella sospensione del beneficio.
La Carta Acquisti resta dunque uno strumento di significativa valenza sociale, ma la sua erogazione si fonda su criteri rigorosi e puntuali controlli, a tutela di una gestione trasparente e rivolta esclusivamente a soggetti realmente in difficoltà. Solo chi rispetta pienamente questi criteri può accedere al beneficio nel 2025.