I recenti aumenti dei costi bancari rendono sempre più importante scegliere con attenzione il proprio conto corrente, valutando non solo il prezzo ma anche la flessibilità, le esigenze personali e i servizi inclusi. A partire dal 2025, il panorama dei conti correnti in Italia vede una crescente differenziazione tra le soluzioni tradizionali offerte allo sportello e le alternative digitali, spesso senza spese o con costi annuali molto contenuti. L’analisi dei costi effettivi delle principali offerte di mercato consente di individuare quali conti correnti risultano oggi veramente convenienti e rispondenti ai diversi profili di clientela.
Andamento dei costi: tradizionale o online?
Negli ultimi mesi, la spesa media annuale per un conto corrente bancario tradizionale ha registrato variazioni differenti a seconda del profilo del cliente. Per i giovani, l’indicatore dei costi complessivi è cresciuto del 3%, sintomo di un mercato che penalizza chi effettua poche operazioni o richiede maggiore flessibilità senza adottare canali digitali. Alla stessa maniera, tuttavia, famiglie e clienti anziani registrano una diminuzione dei costi rispettivamente del 4% e dell’8%. Questa discesa è significativa soprattutto per i pensionati, spesso meno avvezzi alle tecnologie e dunque più propensi a frequentare lo sportello fisico.
Gran parte di questo trend è influenzato da cambiamenti nel criterio di calcolo dei costi medi, che ora considerano principalmente le operazioni svolte tramite ATM e canali self-service, escludendo molte delle operazioni allo sportello. Questo significa che l’apparente calo dei costi in alcuni istituti – come segnalato per le filiali UniCredit – è in parte dovuto a questa nuova metodologia e non necessariamente a un effettivo abbassamento delle tariffe effettivamente sostenute da chi opera spesso in filiale.
Viceversa, i conti correnti online stanno diventando la scelta più conveniente per chi si affida principalmente a internet banking o app mobile, grazie a canoni dimezzati rispetto ai prodotti classici e la possibilità, in alcune soluzioni, di azzerare i costi annuali mantenendo un’attività ordinaria.
Le soluzioni a zero spese: quanto sono realmente vantaggiose?
L’offerta dei conti senza canone – soprattutto online – si è molto ampliata negli ultimi anni, con operatori che puntano su assenza di spese fisse, gratuità dei principali servizi (come bonifici e prelievi) e ampio supporto digitalizzato. Nel 2025, alcune banche propongono conti a costo annuo praticamente nullo o addirittura negativo, considerato il riconoscimento di bonus o promozioni di cashback in fase di apertura.
Tra le opzioni più convenienti figurano:
- IBL Banca – Conto corrente Pacchetto Semplice: Costo annuo pari a -2,96 euro, uno dei rari casi di “conto a credito” grazie all’inclusione di un piccolo bonus. Offre i principali servizi inclusi e favorisce un approccio senza spese per le principali operazioni elettroniche.
- Banca Widiba – Conto Widiba Classic: Zero spese per il primo anno, poi 4,50 euro di canone mensile, facilmente azzerabile rispettando alcune condizioni come l’accredito dello stipendio o un certo livello di movimentazione. Bonifici e prelievi tramite ATM Widiba sono gratuiti, mentre le operazioni di sportello prevedono commissioni. Prevede carta di debito senza costi e la possibilità di integrare altri servizi come trading e conto deposito.
- Trade Republic: Propone un conto corrente zero spese, particolarmente adatto a chi desidera affiancare operatività bancaria e opzioni di investimento. Bonifici e prelievi agli ATM sono gratuiti senza vincoli di importo, rendendo questo prodotto valido per chi non vuole compromessi tra semplicità e accesso ai servizi bancari avanzati.
A queste si aggiungono altre banche importanti presenti in classifica per il miglior rapporto qualità-prezzo, come Banca Sella (Conto Start), Banca Popolare Pugliese (Conto Energy Web), Monte dei Paschi di Siena (Conto Mps Mio Modulo Easy) e la stessa UniCredit per il conto Genius, che mantiene un costo annuo tra i più contenuti.
Variabili da considerare nella scelta
I principali fattori che influenzano la convenienza di un conto corrente non si limitano alla spesa annuale, ma coinvolgono una più ampia valutazione di esigenze e abitudini personali. È bene analizzare:
- Tipo di utilizzo: Chi effettua molte operazioni allo sportello pagherà ancora commissioni significative; i conti completamente online sono meno costosi se si utilizzano strumenti digitali e servizi self-service.
- Frequenza di prelievi e bonifici: Molte banche offrono gratuità solo su operazioni digitali o con limiti di importo. Ad esempio, Widiba prevede prelievi senza commissione sopra i 100 euro o sugli ATM del gruppo; altre banche pongono differenze tra Italia e area SEPA.
- Compresenza di servizi aggiuntivi: Carte di credito, servizi di investimento, gestione titoli o assicurazioni possono incidere sul costo totale o comportare vantaggi accessori, soprattutto se integrati in formule promozionali.
- Azzeramento del canone: Molti conti prevedono la possibilità di eliminare completamente il canone annuale rispettando determinate condizioni, come la domiciliazione delle utenze, l’accredito del salario o il mantenimento di una soglia minima di giacenza.
- Profilo anagrafico: Giovani studenti possono accedere a promozioni dedicate, adults e pensionati sono spesso oggetto di offerte particolari, talvolta legate a partnership con enti e associazioni di categoria.
Come risparmiare realmente sul proprio conto
Negli ultimi anni le banche hanno incrementato i costi, soprattutto per quanto riguarda servizi fisici e operazioni occasionali fuori dai canali digitali. Di conseguenza, il miglior modo per risparmiare è:
- Preferire conti online rispetto alle soluzioni tradizionali, riducendo a zero o quasi le spese di gestione ordinaria.
- Effettuare un’attenta comparazione tra le offerte, considerando non solo il canone ma anche i costi delle operazioni aggiuntive.
- Valutare attentamente le promozioni temporanee, verificando la facilità con cui possono essere mantenute le condizioni di gratuità anche negli anni successivi all’apertura.
- Adeguare il tipo di conto alle proprie necessità, evitando di sottoscrivere prodotti complessi o multi-servizio che rischiano di far salire i costi senza un effettivo vantaggio pratico.
- Mantenersi aggiornati sulle modifiche unilaterali dei contratti: molte banche aggiornano le condizioni dei prodotti annualmente, ma il cliente conserva il diritto di recedere senza spese in caso di peggioramento economico delle condizioni.
Le migliori soluzioni oggi premiamo la clientela che si mostra flessibile e in grado di utilizzare strumenti digitali per la gestione delle proprie finanze. Tuttavia, anche chi privilegia il rapporto personale con la banca può approfittare di offerte dedicate, spesso con condizioni agevolate nel caso di accreditamento di stipendio o pensione.
La scelta del conto corrente ideale è dunque strettamente legata alle proprie abitudini e necessità. L’offerta è ampia e dinamica, ma serve attenzione per orientarsi tra costi palesi, promozioni temporanee e spese accessorie che rischiano di ridurre la convenienza iniziale. Confrontando periodicamente le condizioni tra i diversi istituti si può davvero individuare la soluzione migliore per rapporto tra costi annuali, servizi inclusi e prospettiva di risparmio nel tempo.