A chi affidare la progettazione della tua casa? Ecco la differenza tra architetto e ingegnere

Quando si decide di intraprendere la progettazione di una casa, una delle prime domande che sorgono riguarda la scelta del professionista a cui affidare questa importante responsabilità. In Italia, due figure vengono spesso considerate per questo compito: architetto e ingegnere. Sebbene le loro competenze sembrino, a prima vista, sovrapporsi, la realtà è ben più articolata. Ciascun professionista si distingue per approccio, formazione e mansioni svolte, fattori che influenzano profondamente il risultato finale. Comprendere a fondo quale sia la differenza tra queste due figure è quindi essenziale per effettuare una scelta consapevole, che rispecchi le proprie aspettative e le caratteristiche che si desiderano per la propria abitazione.

Competenze e formazione di architetto e ingegnere

L’architetto è il professionista che mette al centro la progettazione estetica, funzionale e spaziale di un edificio. La formazione dell’architetto è multidisciplinare: spazia tra materie tecnico-scientifiche, come matematica, geometria e progettazione, e materie umanistiche e artistiche, come storia dell’arte, restauro, disegno e teoria dell’architettura. L’obiettivo fondamentale di un architetto è coniugare funzionalità ed estetica, soddisfacendo le esigenze del committente ma senza mai trascurare l’impatto visivo e ambientale dell’opera.

L’ingegnere ha una formazione marcatamente tecnica e scientifica. Dopo la laurea in ingegneria civile o edile, acquisisce competenze specifiche nella statica, nella dinamica delle strutture, nei materiali da costruzione, nella fisica tecnica e in tutti gli aspetti connessi alla realizzazione sicura e razionale di edifici e infrastrutture. Il suo scopo primario è garantire che la costruzione sia solida, sicura, efficiente e rispetti tutte le normative in materia di sicurezza e agibilità.

Ruoli e responsabilità nella progettazione

L’architetto si occupa, in primo luogo, della progettazione architettonica, definendo l’organizzazione degli spazi, la distribuzione dei locali, lo stile e l’aspetto generale della costruzione. Cura ogni dettaglio affinché il progetto risulti esteticamente gradevole, funzionale per chi lo abiterà e coerente con il contesto urbano o naturale circostante. Un architetto può inoltre seguire la direzione artistica dei lavori, sovrintendere agli interventi di restauro e alla certificazione energetica degli edifici, e occuparsi direttamente dell’arredamento degli interni.

L’ingegnere entra in gioco nel momento in cui è necessario trasformare il progetto architettonico in una struttura solida e sicura. Realizza il calcolo strutturale, progetta le fondamenta, i solai, le travi e tutti gli elementi che costituiscono lo scheletro dell’edificio, e verifica che questi possano sostenere carichi statici e dinamici, compresi eventi eccezionali come terremoti o forti venti. Si occupa anche della direzione dei lavori dal punto di vista tecnico, del collaudo finale e delle pratiche catastali e amministrative connesse alla sicurezza della costruzione. In alcuni casi, può curare anche la progettazione architettonica, specialmente quando si tratta di edifici di grandi dimensioni o opere infrastrutturali.

Quando affidarsi a un architetto, quando a un ingegnere?

La scelta di chi affidare la progettazione della propria casa dipende da vari fattori, oltre che dalla tipologia e dalla complessità dell’intervento.

  • Progettazione di una villa, di una casa privata o di edifici dove l’estetica e il comfort abitativo sono prioritari: in questi casi la figura dell’architetto è quella che meglio risponde alle esigenze del committente. L’attenzione al design, ai materiali, alla luce naturale e all’aspetto estetico generale diventa centrale. L’architetto può inoltre occuparsi della relazione con la pubblica amministrazione, delle pratiche edilizie e delle questioni urbanistiche che riguardano il progetto.
  • Opere pubbliche, realizzazione di grandi strutture, cantieri complessi o ristrutturazioni importanti: qui è fondamentale la presenza dell’ingegnere civile o edile, responsabile delle scelte tecniche, della pianificazione dei lavori e degli aspetti legati alla sicurezza. La progettazione strutturale e il rispetto dei criteri antisismici e delle normative tecniche diventano imprescindibili.
  • Restauro e riqualificazione: entrambi i professionisti possono intervenire, ma chi opera in questo settore deve avere competenze specifiche nella conservazione dei beni architettonici e nei vincoli storici, come quelli impartiti dalla disciplina dell’architettura.
  • Gestione integrata di progetto: molto spesso architetti e ingegneri lavorano in sinergia, ognuno per la rispettiva parte di competenza. Un architetto può coordinare la progettazione generale e relazionarsi con il cliente, mentre l’ingegnere cura la parte tecnica strutturale e la sicurezza del cantiere. In questo modo si garantisce che il risultato sia sia bello che funzionale, e soprattutto conforme alla legge.

Collaborazione tra architetto e ingegnere: il valore aggiunto

Sebbene in Italia la legge consenta a entrambe le figure di firmare progetti edilizi (con alcune limitazioni per ciascuna in base alla complessità delle opere), il valore aggiunto spesso si ottiene dalla collaborazione tra architetto e ingegnere. Il primo si concentra sull’aspetto formale e relazionale della casa, il secondo entra nei dettagli della realizzazione pratica e sulla verifica delle condizioni di sicurezza, rispondendo alle esigenze di affidabilità, durata e stabilità della struttura.

Questa sinergia offre numerosi vantaggi:

  • Ottimizzazione tempi e costi: un confronto continuo tra le due figure permette di evitare errori progettuali e di gestire in modo più efficiente soluzioni tecniche e materiali.
  • Maggiore qualità del risultato: la combinazione di competenze tecniche e creative garantisce che ogni dettaglio sia curato, dalla definizione degli spazi all’esecuzione delle strutture, con un risultato finale coerente dal punto di vista estetico, funzionale e prestazionale.
  • Rispetto delle normative: la presenza di un ingegnere al fianco dell’architetto favorisce il rispetto puntuale di tutti i requisiti normativi, sia a livello edilizio che in materia di sicurezza, antisismica e isolamento termoacustico.

In definitiva, per chi deve costruire una casa da zero o ristrutturare, l’ideale è valutare le priorità progettuali: se il focus è l’estetica, il comfort, l’integrazione ambientale e lo stile, l’architetto rappresenta la figura guida. Se prevalgono complessità strutturali, efficienza tecnica e sicurezza, è consigliabile affidarsi a un ingegnere. Nei progetti più ambiziosi, però, la loro collaborazione risulta spesso il modo migliore per ottenere una casa che sia davvero a misura delle proprie esigenze, sotto ogni punto di vista.

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