La maggior parte delle persone lava i piatti a mano seguendo abitudini tramandate o apprese nel tempo, senza sapere che questi gesti quotidiani possono incidere notevolmente sul consumo d’acqua. Basta un piccolo errore – come lasciare scorrere inutilmente il getto del rubinetto – per sprecare litri preziosi ogni volta che si puliscono le stoviglie. Tuttavia, esiste un trucco semplice ed efficace per tagliare drasticamente gli sprechi, ottenendo una pulizia perfetta e contribuendo così sia al portafoglio che all’ambiente.
Il segreto per dimezzare il consumo d’acqua in cucina
L’errore più comune è lavare i piatti sotto il getto d’acqua corrente. Questa pratica, diffusa e apparentemente innocua, può portare a sprecare fino a 30 litri d’acqua in soli cinque minuti, una quantità notevole se considerata su base annuale e moltiplicata per ogni nucleo famigliare. Il vero trucco per risparmiare è utilizzare il metodo della doppia vasca o della bacinella: invece di tenere il rubinetto aperto, si riempie una bacinella (o il lavello stesso) con acqua calda e una piccola dose di detersivo, lasciando i piatti in ammollo. Successivamente si procede al lavaggio, insaponando con attenzione ogni elemento e usando una seconda vasca con acqua pulita per il risciacquo. In questo modo, l’acqua viene utilizzata in modo estremamente efficiente, riducendo il consumo anche del 50% rispetto all’abitudine di sciacquare tutto sotto il getto continuo.
Oltre a ridurre i consumi, questa strategia consente anche di risparmiare energia: l’acqua calda, specialmente se utilizzata in quantità moderate e solo quando necessario, limita anche la produzione di vapore e il dispendio elettrico.
Consigli pratici e step essenziali
Per adottare questa tecnica in modo corretto, basta seguire pochi passaggi mirati:
- Rimuovere i resti di cibo dai piatti con una spatola o della carta da cucina, evitando che i residui finiscano nell’acqua e ostacolino la pulizia efficace.
- Preparare due bacinelle: una con acqua calda e detersivo per insaponare, l’altra con acqua pulita per risciacquare. Chi ha un solo lavello può utilizzare una ciotola grande o una vaschetta come alternativa.
- Lavare prima i piatti meno sporchi, come bicchieri e posate: questo permette di mantenere l’acqua insaponata più pulita per più tempo ed evita di ungere tutta la soluzione.
- Per lo sporco più ostinato, lasciare agire il detersivo qualche minuto e poi procedere a sfregare con una spugna.
- Risciacquare solo a fine lavaggio, immergendo rapidamente le stoviglie nell’acqua pulita riservata a questo scopo, invece di usare il getto continuo.
Seguendo questa procedura si ottiene una pulizia profonda senza inutili sprechi, proteggendo al tempo stesso le mani grazie all’uso di guanti quando si adoperano temperature elevate.
Importanza della temperatura e dei detersivi ecologici
Usare acqua calda resta spesso preferibile per motivi igienici: aiuta a eliminare meglio i residui di grasso e contribuisce a rimuovere i batteri presenti sulle superfici. Tuttavia, per piatti poco sporchi o per il risciacquo, è sufficiente anche l’acqua fredda, il che permette di risparmiare ulteriore energia. La scelta di detersivi gioca un ruolo fondamentale: prodotti ecologici, meglio se concentrati, garantiscono pulizia senza impattare sull’ambiente e funzionano anche a basse temperature.
Un altro suggerimento utile è il dosaggio del detersivo: evitate di usarne troppo, perché oltre a essere inutile comporta uno spreco sia di prodotto che di acqua necessaria al risciacquo. I detersivi di qualità spesso sono attivi già con poche gocce, uso che consente di risparmiare ulteriormente.
Acqua e lavaggio sostenibile: errori e accorgimenti
Nonostante la semplicità del sistema, molti continuano a commettere errori classici:
- Utilizzare sempre acqua corrente, nella convinzione che sia più igienico. In realtà, un lavaggio con acqua stagnante e correttamente dosata di detersivo offre la stessa sicurezza e un consumo molto inferiore.
- Non separare i piatti in base al grado di sporco: lavare prima le stoviglie meno unte permette di non contaminare tutta l’acqua di lavaggio, prolungandone l’efficacia.
- Lasciare i piatti con residui di cibo, costringendo così a lavaggi prolungati o ripetuti, incrementando inutilmente il consumo idrico.
In ottica di sostenibilità, è consigliato anche il ricorso a detersivi biodegradabili e l’ottimizzazione dei cicli di lavaggio. Ad esempio, se si sceglie la lavastoviglie, l’accorgimento migliore è farla partire solo a pieno carico e selezionare programmi “eco”. Nel lavaggio a mano, invece, il rispetto di queste semplici regole consente di dimezzare il consumo d’acqua senza alcuna fatica e con notevoli benefici a livello domestico ed ecologico.
I cambiamenti nelle abitudini quotidiane di lavaggio, se condivisi e adottati in famiglia, possono trasformarsi in una buona pratica di risparmio idrico e tutela ambientale. In conclusione, abbandonare il lavaggio sotto l’acqua corrente in favore del sistema “a bacinella” rappresenta la soluzione più efficace e sostenibile per ottenere stoviglie pulite, un forte risparmio sul consumo di risorse e la soddisfazione di aver contribuito alla cura del pianeta.